lunedì 15 dicembre 2008

The big Kahuna

Goditi potere e bellezza della tua gioventù,

non ci pensare.

Il potere di bellezza e gioventù

lo capirai solo una volta appassite.

Ma credimi

tra vent'anni guarderai quelle tue vecchie foto

in un modo che non puoi immaginare adesso.

Quante possibilità avevi di fronte e che aspetto magnifico avevi!

Non eri per niente grasso come ti sembrava.

Non preoccuparti del futuro.

Oppure preoccupati,

ma sapendo che questo ti aiuta quanto masticare un chewing gum

per risolvere un'equazione algebrica.

I veri problemi della vita saranno sicuramente cose che non ti erano

mai passate per la mente.

Di quelle che ti pigliano di sorpresa alle quattro di un pigro martedì

pomeriggio.

Fa' una cosa, ogni giorno che sei spaventato.

Canta.

Non esser crudele con il cuore degli altri. Non tollerare la gente che è

crudele col tuo.

Lavati i denti.

Non perder tempo con l'invidia.

A volte sei in testa. A volte resti indietro.

La corsa è lunga e alla fine è solo con te stesso.

Ricorda i complimenti che ricevi, scordati gli insulti.

Se ci riesci veramente dimmi come si fa.

Conserva tutte le vecchie lettere d'amore, butta i vecchi estratti

conto.

Rilassati.

Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua vita.

Le persone più interessanti che conosco, a ventidue anni non

sapevano che fare della loro vita.

I quarantenni più interessanti che conosco ancora non lo sanno.

Prendi molto calcio. Sii gentile con le tue ginocchia, quando saranno

partite ti mancheranno.

Forse ti sposerai o forse no.

Forse avrai figli o forse no.

Forse divorzierai a quarant'anni. Forse ballerai con lei al

settantacinquesimo anniversario di matrimonio.

Comunque vada,

non congratularti troppo con te stesso, ma

non rimproverarti neanche.

Le tue scelte sono scommesse. Come quelle di chiunque altro.

Goditi il tuo corpo. Usalo in tutti i modi che puoi.

Senza paura e senza temere quello che pensa la gente. E' il più

grande strumento che potrai mai avere.

Balla.

Anche se il solo posto che hai per farlo è il tuo soggiorno.

Leggi le istruzioni, anche se poi non le seguirai.

Non leggere le riviste di bellezza. Ti faranno solo sentire orrendo.

Cerca di conoscere i tuoi genitori. Non puoi sapere quando se ne

andranno per sempre.

Tratta bene i tuoi fratelli.

Sono il migliore legame con il passato e quelli che più probabilmente

avranno cura di te in futuro.

Renditi conto che gli amici vanno e vengono.

Ma alcuni,

i più preziosi,

rimarranno.

Datti da fare per colmare le distanze geografiche e gli stili di vita,

perché più diventi vecchio, più hai bisogno delle persone che

conoscevi da giovane.

Vivi a New York per un po',

ma lasciala prima che ti indurisca.

Vivi anche in California per un po',

ma lasciala prima che ti rammollisca.

Non fare pasticci coi capelli, se no quando avrai quarant'anni

sembreranno di un ottantacinquenne.

Sii cauto nell'accettare consigli,

ma sii paziente con chi li dispensa.

I consigli sono una forma di nostalgia.

Dispensarli è un modo di ripescare il passato dal dimenticatoio,

ripulirlo,

passare la vernice sulle parti più brutte

e riciclarlo per più di quel che valga.

Ma accetta il consiglio...

per questa volta.

Tratto dal film The Big Kahuna di John Swanbeck.

lunedì 3 novembre 2008

Ti amerò per sempre

Davvero interessante questo libro di Piero Angela che racconta ciò che la scienza ha scoperto, e sta scoprendo, sull’amore. Angela cerca di dare risposte chiare a domande che tutti ci siamo posti almeno una volta nella vita: cosa succede quando ci innamoriamo? Perché perdiamo improvvisamente la testa? Perché persone altrimenti razionali si trovano a fare cose apparentemente senza senso? Attraverso un’accurata analisi scientifica della mente umana lo scrittore ci spiega cosa accade sia a livello psicologico che a livello biochimico in quello che è per tutti il momento più emozionante e più intenso (nel bene e nel male) della vita di un uomo, ovvero l’innamoramento. Basato su studi ed esperimenti realizzati negli ultimi anni da ricercatori di tutto il mondo,Ti amerò per sempre è un testo scritto con un linguaggio semplice e facilmente accessibile anche ai “non addetti ai lavori” che vogliono approfondire le loro conoscenze in materia d’amore. Da grande documentarista quale è Piero Angela non delude mai ed unisce all’intento scientifico del testo il fine divulgativo dell’analisi documentaristica destinata al grande pubblico.

Ti amerò per sempre di Piero Angela. Collezione Oscar Mondadori.

Angela

domenica 26 ottobre 2008

21 ragioni per cui vale la pena alzarsi la mattina (dalla A alla Z)

Perché esistono i "momenti no"? Forse per farci ricordare di quelli "si". A volte i momenti pessimi della vita ci aiutano a svolgere equazioni matematiche mentali (in cui mai oseremmo cimentarci quando le cose quadrano perfettamente) che alla fine ci forniscono il risultato di ciò che deve essere: il totale è una serie, più o meno lunga, di numeri nei quali, e solo nei quali, risulta essere la risposta ultima.
Ora: non essendo mai stata una mente matematica non ho intenzione di cimentarmi in nessunissima equazione algebrica. Ma sono una "mente scritturale"; dunque, vocabolario alla mano, vi racconto quello che veramente conta per me nella vita.

A. Amicizia. Conosco persone che non credono nell'amicizia. Mi dispiace per loro perché vuol dire che non hanno mai avuto amici splendidi come ho avuto io. Sicuramente vale la pena di buttarsi giù dal letto per trascorrere del tempo con gli amici e fare tutto ciò che è bello fare con gli amici: ridere fino alle lacrime con gli amici; raccontarsi segreti fino a tarda notte; andare a ballare con gli amici; filosofeggiare parlando di tutto e di niente; ritrovarsi dopo tanto tempo nel solito posto ed avere la certezza che alcune cose non cambiano mai.

B. Biliardo. Niente libera la mente come il concentrarsi sulla traiettoria da seguire alla ricerca della buca perfetta. Il giusto tocco da imprimere alla palla da biliardo non è solo una questione di conoscenza della fisica ma è anche, e soprattutto, una questione di classe. Ed è per questo che ci sto lavorando...

C. Camminare. 30 minuti di camminata al giorno sono sufficienti per attivare il metabolismo, risvegliare la circolazione e far produrre al nostro corpo la serotonina, il così detto "ormone del buon umore". Inoltre camminando ci si sente più leggeri e si ha come l'illusione di poter arrivare ovunque; cosa che non può succedere in automobile (avete presente la tangenziale nell'ora di punta? Non vi da la sensazione di non arrivare mai?!).

D. Disegnare. Dare forma ai pensieri è la tecnica di comunicazione più liberatoria che abbia sperimentato fino ad ora. Disegnare apre la mente e ci aiuta a riportare su un piano immaginario le paure e i desideri più inconsci. Senza contare che tutto nel mondo è rappresentazione.

E. Energia. Mi riferisco a quella scossa di adrenalina che ci assale quando si scatena in noi un’emozione e che invade ogni organo del nostro corpo. E’ energia allo stato puro, la forza più potente che esista in natura.

F. Facebook. Ufficialmente è il nuovo social- network che sta diventando in tutto il mondo il fenomeno del momento. Ufficiosamente è una sorta di nevrosi psico- sociale che ti costringe a controllare il computer ogni tot di ore per vedere chi ti ha cercato e perché. Mettere la propria foto sul “Faccialibro” (traduzione letterale da Facebook) non ti permette solo di trovare e farti trovare da vecchi, vecchissimi amici ma ti fornisce anche l’illusione di essere “parte” del mondo. In pratica: bisogna avere tanto tempo da perdere e niente da fare! Nonostante questo io ho acquisito dipendenza da Facebook.

G. Giocare. Provate ad osservare i bambini mentre giocano: sono totalmente assorti in quello che stanno facendo al punto di fondersi con il loro stesso gioco. Per loro il limite tra finzione e realtà è illusorio; credono a tal punto nel loro gioco da non lasciarsi distrarre da niente al mondo. Non si limitano ad interpretare il ruolo della principessa, del guerriero o della mamma: in quel momento sono la principessa, il guerriero o la mamma. Forse a molti adulti manca la concentrazione e la passione fantastica che da bambini mettevamo nei nostri giochi. Perché non provare a recuperarla? Non si dovrebbe mai smettere di giocare. Certo non ci metteremmo mai a giocare a nascondino o simili a quest’età ma è sufficiente trovare il nostro gioco preferito che ci aiuti a “disconnetterci” quando il cervello si sta surriscaldando. Io adoro alcuni videogiochi e i giochi di società (volete mettere una bella e sana partita ad hotel?!).

H. Hip Hop. So che molti non saranno d’accordo ma non posso rinnegare il mio passato. Un passato da adolescente rapper che vestiva abiti larghi e girava con i Wu- Tang- Clan a tutto volume nelle cuffie del walkman. Oggi i tempi sono cambiati, gli anni sono passati ma ancora l’adrenalina sale quando sento un beat hip hop. Come dire: non c’è miglior sveglia che aprire gli occhi con Mc Solaar che ti rappa nelle orecchie!

I. Innamorarsi. Credo non ci sia bisogno di aggiungere altro. Per la serie: com’è la sensazione quando attendiamo un “suo” messaggio e il cellulare suona?

L. Libri. Non potrei vivere senza. E’ lì che trovo le risposte; è così da sempre. Quasi sempre ciò che stiamo vivendo qualcuno lo ha già scritto tempo prima e questo ci aiuta a pensare che non siamo soli nella ricerca di una risposta alla più universale delle domande: PERCHE’?

M. Montagna. A volte penso che sarebbe stimolante vivere in una grande metropoli. Anzi, un tempo avevo quasi la certezza che vi avrei vissuto. Poi mi basta prendere la macchina e allontanarmi dalla città per rendermi conto che non potrei vivere senza la natura; senza montagne soprattutto. Credo sia qualcosa di fisiologico. Forse perché la montagna ce l’ho nel sangue. O, magari, semplicemente perché là c’è l’aria più pura; o perché si vedono le cose dall’alto…

N. Negrita. Io li adoro. Se siete un tantino giù di corda provate ad ascoltare “sex”: sono sicura che vi verrà in mente una ragione per cui alzarvi la mattina! Già le prime note della chitarra di Drigo sono un buon incentivo, poi Pau inizia a cantare e…il resto all’immaginazione!

O. Opportunità. Perché tutti dovremmo averne una. Ogni decisione che prendiamo apre la porta ad un’opportunità che, a sua volta, ci porterà di fronte ad altre scelte che genereranno altre opportunità, e così via finché il gioco non diverrà altro che un insieme un pò sfocato di opportunità prese o lasciate. DURA LEX SED LEX, è proprio il caso di dirlo. Ma credo sia un inviolabile diritto usufruire fino in fondo di tutte le nostre opportunità.

P. Paulo Coelho. Vale la pena leggere almeno un suo libro una volta nelle vita. L’Alchimista ha segnato il mio primo incontro con Coelho ed è stato come se qualcuno avesse acceso una piccola lampada nelle mia testa. E’ uno dei pochi scrittori contemporanei che riesce a comunicare la magia dell’esistenza in una contemporaneità che di magico ha ben poco. La sua narrazione, ai confini tra favola e realtà, ci mostra il bello che crediamo perduto, smascherando le convenzioni insensate dei nostri giorni. “ Perché i fini non esistono: ci sono solo i mezzi. La vita lo trasporta dall’ignoto verso l’ignoto. Ogni minuto è rivestito di questo mistero appassionante: il guerriero non sa da dove viene nè dove sta andando” (dal “Manuale del guerriero della luce” di P. Coelho).

Q. Qualità. Che è sempre meglio della quantità. Non importa quante cose riesci a fare , importa come le fai. Tutti sono capaci di produrre “in serie” ma pochi sanno mettere il proprio stile in quello che fanno. L’unica pecca è che, purtroppo, il tempo è denaro e la quantità paga meglio. Questo potrebbe essere un problema per chi, come me, è e sarà sempre alla ricerca del battito perfetto.

R. Ricordi. Avete presente “ La storia infinita”, quando Bastian per ogni desiderio espresso perdeva un ricordo? Riuscite ad immaginare una vita senza ricordi? Nel bene e nel male essi condizionano il nostro modo di essere. C’è un vecchio detto che recita più o meno così:” I giorni importanti nella vita di un uomo sono cinque, sei al massimo. Tutto il resto fa volume”. Non nascondo che spesso un bel reset totale del cervello sarebbe utilissimo. Ma così facendo perderemmo anche quei cinque o sei giorni…ne vale la pena? Facendo due calcoli…credo di no!

S. Sex & the city. Quando, per qualunque ragione, mi sembra di precipitare in un baratro da cui solo uno speleologo potrebbe recuperarmi c’è un solo antidoto per frenare la caduta: Sex&the city. Vedere il mondo con la filosofia di Carrie aiuta a far tornare il buon umore e la profonda saggezza di Samantha apre la mente a nuovi punti di vista! Provare per credere.

T. Tango. Il ballo più sensuale, il più vitale, il più passionale che esista. Quello che da anni vorrei imparare a ballare se solo riuscissi a convincere Max… Solo guardare un’esibizione di tango fa venire voglia di alzarsi e ballare; lo consiglio a chiunque stia perdendo la voglia di muoversi.

U. Un posto al sole. Anche se fa tanto casalinga disperata da anni l’appuntamento serale con “un posto al sole” è un obbligo. Del resto, dopo tutto questo tempo, i personaggi di quella soap fanno quasi parte dei miei amici; credo sia proprio questo lo scopo di certi programmi tv. Comunque sia, anche se la giornata è andata male, resta sempre l’inestimabile certezza che, alle 20.30, puoi consolarti con qualcuno più sfigato di te.

V. Viaggiare. L’esperienza più utile, divertente ed insieme istruttiva che possa esserci. Non mi basterebbe un solo blog per raccontare cosa ho imparato viaggiando: le persone che ho incontrato, i luoghi che ho visto e i racconti che ho ascoltato. Consiglio a chiunque ne abbia la possibilità di uscire dal confine almeno una volta nella vita e di non farlo come turista ma come viaggiatore.

Z. Zero. Inteso come il numero che sta ad indicare il niente: il vuoto, il poco valore, la nullità. Eppure, a pensarci bene, è il numero più importante: senza lo zero non esisterebbero molti altri numeri; non esisterebbe nemmeno il codice binario che, come ben sappiamo, è alla base dell’informatica. Dunque lo zero, da nullità quale è all’inizio, diviene il fulcro di qualunque attività basata sul calcolo. Come dire:ciò che da solo non vale nulla insieme a qualcos’altro può far girare il mondo.

mercoledì 1 ottobre 2008

Il tempo di vivere bene

Ultimamente mi sta venendo l'ansia del tempo.
Se ci guardiamo attentamente intorno possiamo renderci conto che è tutta una questione di tempo: orologi, computer, televisori, ogni aspetto della tecnologia sembra stato creato per scandire il tempo attraverso una lineare successione di informazioni.
Oppure per farci risparmiare il tempo: pensiamo solo alle automobili. Ed ecco che, senza nemmeno accorgercene, il tempo diventa un'ossessione: tempo da perdere, guadagnare tempo, tempo perso, arrivare in tempo; il tempo passato, quello che passa e quello che verrà; i bei tempi passati, l'incertezza dei nostri tempi; la vecchiaia, la giovinezza; la fretta, la calma; gli orari, le date, le ricorrenze; il tempo per mangiare; chi fa la dieta risparmia tempo.
Assorta da questi pensieri mi ha fatto decisamente divertire la mail che mi ha mandato Silvia, una mia amica, che, ovviamente, parla del tempo.
Enjoy yourself.

Dicono che tutti i giorni dobbiamo mangiare una mela per il ferro e una banana per il potassio. Anche un´arancia per la vitamina C e una tazza di té verde senza zucchero, per prevenire il diabete.

Tutti i giorni dobbiamo bere due litri d´acqua (sí, e poi pisciarli, che richiede il doppio del tempo che hai perso nel berteli).

Tutti i giorni bisogna mangiare un Actimel o uno yogurt per avere i 'L.Cassei Defensis', che nessuno sa bene che cosa cavolo siano, peró sembra che se non ti ingoi per lo meno un milione e mezzo di questi bacilli (?)tutti i giorni, inizi a vedere sfocato.

Ogni giorno un´aspirina, per prevenire l´infarto, e un bicchiere di vino rosso, sempre contro l´infarto. E un altro di bianco, per il sistema nervoso. E uno di birra, che giá non mi ricordo per che cosa era. Se li bevi tutti insieme ti puó dare un´ emorragia cerebrale, peró non ti preoccupare perché non te ne renderai neanche conto.

Tutti i giorni bisogna mangiare fibra. Molta, moltissima fibra, finché riesci a cagare un maglione.

Si devono fare tra i 4 e 6 pasti quotidiani, leggeri, senza dimenticare di masticare 100 volte ogni boccone. Facendo i calcoli, solo in mangiare se ne vanno 5 ore.

Ah, e dopo ogni pranzo bisogna lavarsi i denti, ossia: dopo l´Actimel e la fibra lavati i denti, dopo la mela i denti, dopo il banano identi... e cosí via finché ti rimangono denti in bocca, senza dimenticarti di usare il filo interdentale, massaggiare le gengive, il risciacquo con Listerine... Meglio ampliare il bagno e metterci illettore di CD, perché tra l´acqua, le fibre e i denti, ci passerai varie ore lí dentro.

Bisogna dormire otto ore e lavorare altre otto, piú le 5 necessarie per mangiare, 21. Te ne rimangono 3, sempre che non ci sia traffico. Secondo le statistiche, vediamo la tele per tre ore al giorno.

Giá non si puó, perché tutti i giorni bisogna camminare almeno mezz´ora (per esperienza: dopo 15 minuti torna indietro, se no la mezz´ora diventa una).

Bisogna mantenere le amicizie perché sono come le piante, bisogna innaffiarle tutti i giorni. E anche quando vai in vacanza, suppongo.

Inoltre, bisogna tenersi informati, e leggere per lo meno due giornali e un paio di articoli di rivista, per una lettura critica.

Ah!, si deve fare sesso tutti i giorni, peró senza cadere nella routine:bisogna essere innovativi, creativi, e rinnovare la seduzione. Tuttoquesto ha bisogno di tempo. E senza parlare del sesso tantrico (alrispetto ti ricordo che bisogna lavarsi i denti dopo che si mangia qualsiasi cosa!).

Bisogna anche avere il tempo di scopar per terra, lavare i piatti, i panni, e non parliamo se hai un cane o ... dei FIGLI???

Insomma, per farla breve, i conti mi danno 29 ore al giorno. L'unica possibilitá che mi viene in mente è fare varie cose contemporaneamente:per esempio, ti fai la doccia con acqua fredda e con la bocca aperta cosí ti bevi i due litri d´acqua.
Mentre esci dal bagno con lo spazzolino in bocca fai l´amore (tantrico) al compagno/a, che nel frattempo guarda la tele e ti racconta, mentre tu lavi per terra.
Ti é rimasta una mano libera?? Chiama i tuoi amici! E i tuoi!
Bevi ilvino (dopo aver chiamato i tuoi ne avrai bisogno).
Il BioPuritas con la mela te lo puó dare il tuo compagno/a, mentre simangia la banana con l´Actimel, e domani fate cambio.
E meno male che siamo cresciuti, se no dovremmo trangugiare un ALPINITOExtra Calcio tutti i giorni.

Uuuuf! Peró se ti rimangono due minuti liberi, invia questo messaggio ai tuoi amici (che bisogna innaffiare come una pianta) mentre mangi una cucchiaiata di Total Magnesiano, che fa un mondo di bene.

Adesso ti lascio, perché tra lo yogurt, la mela, la birra, il primo litro d´acqua e il terzo pasto con fibra della giornata, giá non so piú cosa sto facendo peró devo andare urgentemente al cesso. E ne approfitto per lavarmi i denti....

giovedì 11 settembre 2008

Runaway 2


Solitamente non amo i giochi per pc, li trovo noiosi. Dopo un pò che ci gioco l'effetto noia prende il sopravvento e la testa perde colpi; mi mettono decisamente ko, molto meglio fare altro... Questo prima di conoscere Runaway II, il videogioco della Fx Interactive che mi ha letteralmente elettrizzata! Era dai tempi della mia infanzia nerd, in cui trascorrevo giornate intere incollata alla tv giocando con Mario Bros, che un videogioco non mi faceva quest'effetto.
Non ho provato la prima versione uscita nel 2003 ma questa nuova saga è decisamente appassionante. In breve: il gioco inizia in un'isola delle Hawaii dove Brian si ritrova solo dopo che l'aereo su cui viaggiava è precipitato. Ora deve però ritrovare la sua amica Gina, lanciatasi dall'aereo con il paracadute poco prima dell'incidente ed ora misteriosamente scomparsa sull'isola. Per aiutarlo devi farlo muovere sull'isola, ingegnandoti nel trovare soluzioni appropriate per superare gli ostacoli che di volta in volta gli sbarreranno la strada, parlare con i personaggi che incontrerà nell'avventura per cercare informazioni, prendere decisioni ecc.. Non lasciarti ingannare dall'apparenza: Brian non è così tonto come sembra. Ciò che amo di più di questo personaggio è la profonda filosofia che muove i suoi ragionamenti! Provare per credere.

La grafica è firmata Pendulo Studios, riconosciuto in tutto il mondo come uno dei grandi creatori delle avventure grafiche.

Requisiti minimi per l'utilizzo di Runaway:


- Windows xp/vista


- Pentium III 1 Ghz


- 512 Mb di memoria RAM


- 1,8 Gb di spazio libero sul disco fisso


- Scheda grafica da 8 Mb


- Risoluzione monitor 1024 x 768


- Lettore DVD- ROM


- Scheda audio




mercoledì 3 settembre 2008

When you need a friend

Mi sono alzata presto questa mattina. Il silenzio era forte, nemmeno il vento soffiava tra gli alberi dei boschi che circondano la mia casa. Ho aperto la finestra e l'aria pungente delle montagne mi ha svegliata completamente da un sonno ormai remoto. Ho realizzato subito che la casa era vuota ed io sola. Senza macchina, senza mezzi con cui spostarsi; sola tra le montagne di un paese non ancora del tutto sveglio, che prometteva solo ore monotone e sempre uguali di una solitudine in parte cercata ed in parte costretta.
Mi viene in mente il film Into the wilde (" Sono letteralmente intrappolato nella natura selvaggia").
Penso alle persone che sono presenti nella mia vita: a chi è vicino e a chi è lontano. Penso a loro fin nei minimi dettagli, come potrebbero essere vestite, cosa potrebbero fare in questo momento, dove sono dirette. Riesco quasi a vederle...ma non mi basta. Loro non sono qui.
Penso alle persone che sono state nella mia vita, che per breve o lungo tempo l'hanno attraversata, e che ora non ne fanno più parte. Realizzo che mi mancano. O mi manca il tempo che ho trascorso con loro. Mi sento piccola. Mi sento sola.
Mi concentro sul presente: cerco di trovare una soluzione concreta per mettere fine a quel che sto vivendo, per recuperare l'hic et nunc.
Il presente: così reale, così impalpabile, così tutto.
Devo vivere nel presente, me lo devo ricordare.
Mi vesto, prendo la borsa, chiudo decisa il portone di casa e attraverso la strada. E la mia amica Mara è lì, nella casa di fronte, dove è sempre stata da ventisette anni e dove da ventisette anni mi rifugio quando le montagne sembrano inghiottirmi.
Ed anche oggi mi ha aperto la porta, come da copione. Non ero un ospite, ero una parte della sua casa. Ho dipinto per lei.
Oggi c'era lei nel mio presente e così le dedico questo piccolo spazio di blog:
dedicated to my good friend Mara, who always belives in love and who saved my life today.

martedì 17 giugno 2008

Forse è per questo che non sapevo vendere...

L'arte di saper vendere.
Un droghiere assume un nuovo aiutante. Il primo giorno di lavoro gli dice autorevole: "Devi sapere che io ho un sistema per cui se un cliente mi chiede una cosa sola, io riesco a vendergliene due. Ora te lo insegnerò".
Entra in negozio una signora: "buongiorno, vorrei una bomboletta di PRONTO", il droghiere va nel retro bottega e torna con una bomboletta di PRONTO e una di VETRIL.
" Mi scusi, io volevo solo la bomboletta di PRONTO" " Vede signora, una volta puliti i mobili, con i vetri sporchi non si vedrà il lavoro fatto." " Bravo, ha ragione, lo compro."
" Vedi -dice il droghiere al commesso- così si fa."
ENTRA UNA SECONDA SIGNORA:" Buongiorno, vorrei una bottiglia di VETRIL". Il droghiere va nel retrobottega e torna con il VETRIL e il PRONTO. " Scusi, io le avevo chiesto solamente il VETRIL." " Cara signora, se lei pulisce i vetri si noteranno tutte le ditate sui mobili!" " Ha ragione, compro tutto!"
"La prossima cliente toccherà a te" dice il droghiere al ragazzo.
" Buongiorno, .....vorrei una scatola di TAMPAX." Il commesso va nel retrobottega e torna con i TAMPAX, il PRONTO ed il VETRIL.
" Deve esserci un errore, io le ho chiesto solo...." "Lo so -la interrompe il commesso-ma visto che questa settimana non si scopa, la vogliamo dare una pulitina alla casa?".

lunedì 16 giugno 2008

Libertà

Quella che stò per riportarvi quì sotto è la poesia con cui ho vinto, finalmente dopo anni di concorsi tentati e ritentati, il diploma di merito al "Premio letterario Ignazio Silone", famoso concorso letterario, dedicato al grande scrittore, che si svolge a Parma ogni anno e che dall'anno prossimo diventerà biennale d'arte.
L'ispirazione è venuta una sera d'inverno, dopo aver visto un film giapponese che si intitola "I racconti del cuscino". Non so esattamente cosa in quel film mi abbia fatto riflettere riguardo all'idea di libertà; piuttosto è stata l'idea della mancanza di libertà che molto spesso l'uomo è costretto a sperimentare.
Da qui il pensiero che solo nella natura e nei suoi elementi si può riscoprire un reale senso di purezza primitiva, che poi è libertà dell'essere inteso come essere DOVE si vuole, COME si vuole e NEL MOMENTO in cui si vuole.
Solo la natura non è soggetta a leggi schematiche ma segue solo il suo pulsare, l'essenza primitiva a cui l'uomo tanto anela. Le sue leggi sono in continuo divenire.
Nella natura tutto è imprevedibile e inarrestabile: un temporale, il mutare delle stagioni, un maremoto. Eppure tutto è perfetto nel momento in cui si verifica.
L'uomo invece è costretto a seguire schemi prefissati durante le sue giornate e regole di comportamento nei rapporti sociali. Non è mai ciò che vorrebbe essere perchè ha smesso di ascoltare le sue pulsazioni primitive dove risiede la sua vera essenza.
Forse un piccolo pezzetto di libertà può dire di averlo conquistato solo chi, con fatica, è riuscito a distruggere la falsa immagine di sè, chi ha fatto a pezzi ciò che era di fronte agli occhi stupiti di una folla spettatrice.


Libertà


Libertà è il mare,
che instancabile compie il suo eterno vagare
per raggiungere i più remoti luoghi della terra.
Non si arrestano mai le indomabili onde,
chi forte, chi lenta si infrangono su spiagge lontane
per poi rinascere e morire di nuovo.

Libertà è il cielo,
che infinito si estende sopra di noi e non conosce confini né paesi.
Il suo colore cangiante ci ricorda lo scorrere del tempo
e l’alternarsi di stagioni che lui saluta
dall’alto della sua indifferenza.

Libertà è negli occhi dell’uomo che a lungo ha lottato
ed ora osserva stanco e sereno le certezze conquistate.

La libertà è in ogni battaglia combattuta,
in ogni ingiustizia sconfitta,
in ogni rinascita avvenuta.





Io insieme alla giuria durante la premiazione.


Io che mostro soddisfatta il mio diploma.

mercoledì 11 giugno 2008

I Dieci Comandamenti

Ecco cosa, io e il mio migliore amico Michele, abbiamo creato in un giorno in cui avevamo tanto tempo da perdere e niente da fare.

Non lasciatevi ingannare, la filosofia che sta sotto a questi dieci postulati è molto più profonda di ciò che pare. E, soprattutto, fa leva su quelli che sono, e saranno sempre, ricordi indelebili del nostro vissuto.



I Dieci comandamenti (secondo Paci e la Fide)
  1. Non rubare...le cose che non ti piacciono.
  2. Non cercare all'infinito qualcosa che potresti non trovare.
  3. Credici sempre fino all'estremo.
  4. Sii te stesso, fino in fondo.
  5. Se ti sbagli piuttosto che dare ragione all'altro tagliati un coglione!
  6. Non desiderare la donna d'altri...prenditela! (Per le donne la traduzione: non desiderare l'uomo di altre donne...prenditelo!)
  7. Non uccidere chi non ti sta sulle palle.
  8. Onora il Veliero e San Lazzaro quartiere (rispettivamente noto ristorante e noto quartiere della mia città).
  9. ...non posso scrivere il nono perchè contiene espliciti riferimenti a persone reali...mannaggia!!!
  10. Se hai due storie per le mani trovatene una terza che è più divertente.



Prima che qualcuno lo segnali per contenuti inaccettabili: avete tutti colto l'intento puramente ironico, vero?!

martedì 10 giugno 2008

Legge numero 1

Il momento in cui suona il cellulare è sempre il momento esatto in cui ti siedi sul cesso.

lunedì 9 giugno 2008

La pazzia è contagiosa??

In una tranquila giornata di fine primavera non c'è niente di meglio di una sana passeggiata al parco per scacciare la stanchezza e prepararsi per una pesantissima sessione di studio non- stop. Il tempo sembra reggere dunque esco serenamente e inizio a camminare di buona lena per alleviare tensione e nervosismo.
Non arrivo nemmeno a metà strada che subito suona il cellulare. Ecco, lo sapevo che dovevo lasciarlo a casa così non mi rompevano le palle! (Quando esco per camminare non amo essere disturbata..).Vedo subito che la chiamata arriva da un numero che non conosco; decido di rispondere, magari è importante...
- Pronto ciao sono Francesca (il nome è di fantasia..) dell'agenzia di promozioni- sento rispondermi dall'altra parte del telefono.- Ti chiamavo solo per chiederti se per caso tu fai ancora promozioni.-
Ok, penso, è una cosa breve, posso liberarmi in fretta.
- No mi dispiace ho smesso di farle- le rispondo decisa, così non mi chiamerà più per propormene una.
Grazie, prego, scusa, di niente. E la telefonata finisce quì.
Riprendo a camminare serenamente ma dopo neanche dieci minuti arriva un temporale che mi costringe a dirottare di nuovo verso casa.
Maledicendo la primavera, i temporali e tutti i fenomeni meteorologici arrivo nel cortile di casa bagnata e ansimante per la corsa. Cerco le chiavi ed ovviamente mi cade tutto di mano. Nel frattempo suona di nuovo il cellulare: sono sotto l'acqua e senza ombrello, rispondo senza nemmeno guardare chi mi stà chiamando.
- Pronto ciao sono Francesca dell'agenzia di promozioni. Scusa il disturbo, telefonavo per chiederti se per caso tu fai ancora promozioni.-
Rimango un pò perplessa ma capita a tutti di sbagliare..Peccato nel frattempo stia facendo la doccia sotto la pioggia ma sono dettagli, decido di essere cortese.
-No, mi dispiace ma ho smesso di farle. Comunque mi hai appena chiamata proprio poco fà..- non potevo ometterlo, mi sarei sentita un tantino stupida.
- Ah! scusami, allora cancello il tuo nominativo!-
Grazie, prego, ciao, ciao pure.
Nel frattempo trovo le chiavi, riesco ad entrare in casa un pò gocciolante e mi precipito a togliermi i vestiti bagnati prima di buscarmi il raffreddore.
Faccio in tempo solo a sfilarmi le scarpe perchè di nuovo suona il cellulare.
- Pronto ciao sono Francesca dell'agenzia di promozioni. Telefonavo per chiederti se per caso fai ancora promozioni.-
Non ce l'ho fatta: sono scoppiata a ridere in un modo che quasi non riuscivo a parlare.
Alla fine le dico: -Scusa se rido ma mi hai già chiamato due volte!-
E lei, seraffica, mi risponde:
-Ma dai!? Pensa che anche la ragazza che ho chiamato prima mi ha detto la stessa cosa...-
Non ho avuto il coraggio di rivelarle che quella ragazza che ha chiamato prima ero sempre io...

Felicità nelle fasi della vita

  • A 12 anni felicità è: arrivare a scuola alla mattina con mezz'ora di anticipo per poter stare almeno 10 minuti da sola con il ragazzino che ti piace. Il solo innocuo contemplare la sua bellezza dà gioia allo spirito.
  • A 15 anni felicità è: il primo appuntamento. Sentire il cuore battere nel petto mentre si sceglie goffamente cosa indossare sembra essere l'unica ragione di vita. L'adrenalina e le emozioni ci tengono vivi.
  • A 16 anni felicità è: viaggiare. Imparare l'indipendenza e scoprire il mondo. Vivere ogni esperienza come un'avventura necessaria; conoscere le persone, conoscere i luoghi.
  • A 18 anni felicità è:il sabato sera con gli amici. Fare stupidate, ridere, andare a ballare. Sapere di avere un'altra famiglia oltre a quella di origine.
  • A 20 anni felicità è: fidanzarsi. La prima storia importante, i primi regali, le prime volte di tutto insieme. Sapere di avere sempre un porto sicuro dove tornare quando arriva la tempesta.
  • A 26 anni felicità è: la ricerca. Ricercare un equilibrio per trovare la pace, scoprire chi si stà diventando cercando di lasciarsi alle spalle ciò che si era. ...e cercare di non soffermarsi troppo sui vari "volevo" "potevo" "dovevo" per evitare spiacevoli capogiri!

sabato 7 giugno 2008

Da oggi si parte.

Da oggi parte il mio blog. O meglio, da oggi ho deciso che deve partire il mio blog. Questo perchè ciò che decido non sempre corrisponde a ciò che realmente accade. Sono pigra. Ed incostante. Ma amo scrivere più di ogni cosa, dunque da oggi ho uno spazio per farlo e cercherò di essere il più update possibile!
Buona lettura a chiunque sia abbastanza malato per mettersi a leggere! O a chiunque abbia abbastanza tempo da perdere per farlo!