lunedì 16 giugno 2008

Libertà

Quella che stò per riportarvi quì sotto è la poesia con cui ho vinto, finalmente dopo anni di concorsi tentati e ritentati, il diploma di merito al "Premio letterario Ignazio Silone", famoso concorso letterario, dedicato al grande scrittore, che si svolge a Parma ogni anno e che dall'anno prossimo diventerà biennale d'arte.
L'ispirazione è venuta una sera d'inverno, dopo aver visto un film giapponese che si intitola "I racconti del cuscino". Non so esattamente cosa in quel film mi abbia fatto riflettere riguardo all'idea di libertà; piuttosto è stata l'idea della mancanza di libertà che molto spesso l'uomo è costretto a sperimentare.
Da qui il pensiero che solo nella natura e nei suoi elementi si può riscoprire un reale senso di purezza primitiva, che poi è libertà dell'essere inteso come essere DOVE si vuole, COME si vuole e NEL MOMENTO in cui si vuole.
Solo la natura non è soggetta a leggi schematiche ma segue solo il suo pulsare, l'essenza primitiva a cui l'uomo tanto anela. Le sue leggi sono in continuo divenire.
Nella natura tutto è imprevedibile e inarrestabile: un temporale, il mutare delle stagioni, un maremoto. Eppure tutto è perfetto nel momento in cui si verifica.
L'uomo invece è costretto a seguire schemi prefissati durante le sue giornate e regole di comportamento nei rapporti sociali. Non è mai ciò che vorrebbe essere perchè ha smesso di ascoltare le sue pulsazioni primitive dove risiede la sua vera essenza.
Forse un piccolo pezzetto di libertà può dire di averlo conquistato solo chi, con fatica, è riuscito a distruggere la falsa immagine di sè, chi ha fatto a pezzi ciò che era di fronte agli occhi stupiti di una folla spettatrice.


Libertà


Libertà è il mare,
che instancabile compie il suo eterno vagare
per raggiungere i più remoti luoghi della terra.
Non si arrestano mai le indomabili onde,
chi forte, chi lenta si infrangono su spiagge lontane
per poi rinascere e morire di nuovo.

Libertà è il cielo,
che infinito si estende sopra di noi e non conosce confini né paesi.
Il suo colore cangiante ci ricorda lo scorrere del tempo
e l’alternarsi di stagioni che lui saluta
dall’alto della sua indifferenza.

Libertà è negli occhi dell’uomo che a lungo ha lottato
ed ora osserva stanco e sereno le certezze conquistate.

La libertà è in ogni battaglia combattuta,
in ogni ingiustizia sconfitta,
in ogni rinascita avvenuta.





Io insieme alla giuria durante la premiazione.


Io che mostro soddisfatta il mio diploma.

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