martedì 17 giugno 2008

Forse è per questo che non sapevo vendere...

L'arte di saper vendere.
Un droghiere assume un nuovo aiutante. Il primo giorno di lavoro gli dice autorevole: "Devi sapere che io ho un sistema per cui se un cliente mi chiede una cosa sola, io riesco a vendergliene due. Ora te lo insegnerò".
Entra in negozio una signora: "buongiorno, vorrei una bomboletta di PRONTO", il droghiere va nel retro bottega e torna con una bomboletta di PRONTO e una di VETRIL.
" Mi scusi, io volevo solo la bomboletta di PRONTO" " Vede signora, una volta puliti i mobili, con i vetri sporchi non si vedrà il lavoro fatto." " Bravo, ha ragione, lo compro."
" Vedi -dice il droghiere al commesso- così si fa."
ENTRA UNA SECONDA SIGNORA:" Buongiorno, vorrei una bottiglia di VETRIL". Il droghiere va nel retrobottega e torna con il VETRIL e il PRONTO. " Scusi, io le avevo chiesto solamente il VETRIL." " Cara signora, se lei pulisce i vetri si noteranno tutte le ditate sui mobili!" " Ha ragione, compro tutto!"
"La prossima cliente toccherà a te" dice il droghiere al ragazzo.
" Buongiorno, .....vorrei una scatola di TAMPAX." Il commesso va nel retrobottega e torna con i TAMPAX, il PRONTO ed il VETRIL.
" Deve esserci un errore, io le ho chiesto solo...." "Lo so -la interrompe il commesso-ma visto che questa settimana non si scopa, la vogliamo dare una pulitina alla casa?".

lunedì 16 giugno 2008

Libertà

Quella che stò per riportarvi quì sotto è la poesia con cui ho vinto, finalmente dopo anni di concorsi tentati e ritentati, il diploma di merito al "Premio letterario Ignazio Silone", famoso concorso letterario, dedicato al grande scrittore, che si svolge a Parma ogni anno e che dall'anno prossimo diventerà biennale d'arte.
L'ispirazione è venuta una sera d'inverno, dopo aver visto un film giapponese che si intitola "I racconti del cuscino". Non so esattamente cosa in quel film mi abbia fatto riflettere riguardo all'idea di libertà; piuttosto è stata l'idea della mancanza di libertà che molto spesso l'uomo è costretto a sperimentare.
Da qui il pensiero che solo nella natura e nei suoi elementi si può riscoprire un reale senso di purezza primitiva, che poi è libertà dell'essere inteso come essere DOVE si vuole, COME si vuole e NEL MOMENTO in cui si vuole.
Solo la natura non è soggetta a leggi schematiche ma segue solo il suo pulsare, l'essenza primitiva a cui l'uomo tanto anela. Le sue leggi sono in continuo divenire.
Nella natura tutto è imprevedibile e inarrestabile: un temporale, il mutare delle stagioni, un maremoto. Eppure tutto è perfetto nel momento in cui si verifica.
L'uomo invece è costretto a seguire schemi prefissati durante le sue giornate e regole di comportamento nei rapporti sociali. Non è mai ciò che vorrebbe essere perchè ha smesso di ascoltare le sue pulsazioni primitive dove risiede la sua vera essenza.
Forse un piccolo pezzetto di libertà può dire di averlo conquistato solo chi, con fatica, è riuscito a distruggere la falsa immagine di sè, chi ha fatto a pezzi ciò che era di fronte agli occhi stupiti di una folla spettatrice.


Libertà


Libertà è il mare,
che instancabile compie il suo eterno vagare
per raggiungere i più remoti luoghi della terra.
Non si arrestano mai le indomabili onde,
chi forte, chi lenta si infrangono su spiagge lontane
per poi rinascere e morire di nuovo.

Libertà è il cielo,
che infinito si estende sopra di noi e non conosce confini né paesi.
Il suo colore cangiante ci ricorda lo scorrere del tempo
e l’alternarsi di stagioni che lui saluta
dall’alto della sua indifferenza.

Libertà è negli occhi dell’uomo che a lungo ha lottato
ed ora osserva stanco e sereno le certezze conquistate.

La libertà è in ogni battaglia combattuta,
in ogni ingiustizia sconfitta,
in ogni rinascita avvenuta.





Io insieme alla giuria durante la premiazione.


Io che mostro soddisfatta il mio diploma.

mercoledì 11 giugno 2008

I Dieci Comandamenti

Ecco cosa, io e il mio migliore amico Michele, abbiamo creato in un giorno in cui avevamo tanto tempo da perdere e niente da fare.

Non lasciatevi ingannare, la filosofia che sta sotto a questi dieci postulati è molto più profonda di ciò che pare. E, soprattutto, fa leva su quelli che sono, e saranno sempre, ricordi indelebili del nostro vissuto.



I Dieci comandamenti (secondo Paci e la Fide)
  1. Non rubare...le cose che non ti piacciono.
  2. Non cercare all'infinito qualcosa che potresti non trovare.
  3. Credici sempre fino all'estremo.
  4. Sii te stesso, fino in fondo.
  5. Se ti sbagli piuttosto che dare ragione all'altro tagliati un coglione!
  6. Non desiderare la donna d'altri...prenditela! (Per le donne la traduzione: non desiderare l'uomo di altre donne...prenditelo!)
  7. Non uccidere chi non ti sta sulle palle.
  8. Onora il Veliero e San Lazzaro quartiere (rispettivamente noto ristorante e noto quartiere della mia città).
  9. ...non posso scrivere il nono perchè contiene espliciti riferimenti a persone reali...mannaggia!!!
  10. Se hai due storie per le mani trovatene una terza che è più divertente.



Prima che qualcuno lo segnali per contenuti inaccettabili: avete tutti colto l'intento puramente ironico, vero?!

martedì 10 giugno 2008

Legge numero 1

Il momento in cui suona il cellulare è sempre il momento esatto in cui ti siedi sul cesso.

lunedì 9 giugno 2008

La pazzia è contagiosa??

In una tranquila giornata di fine primavera non c'è niente di meglio di una sana passeggiata al parco per scacciare la stanchezza e prepararsi per una pesantissima sessione di studio non- stop. Il tempo sembra reggere dunque esco serenamente e inizio a camminare di buona lena per alleviare tensione e nervosismo.
Non arrivo nemmeno a metà strada che subito suona il cellulare. Ecco, lo sapevo che dovevo lasciarlo a casa così non mi rompevano le palle! (Quando esco per camminare non amo essere disturbata..).Vedo subito che la chiamata arriva da un numero che non conosco; decido di rispondere, magari è importante...
- Pronto ciao sono Francesca (il nome è di fantasia..) dell'agenzia di promozioni- sento rispondermi dall'altra parte del telefono.- Ti chiamavo solo per chiederti se per caso tu fai ancora promozioni.-
Ok, penso, è una cosa breve, posso liberarmi in fretta.
- No mi dispiace ho smesso di farle- le rispondo decisa, così non mi chiamerà più per propormene una.
Grazie, prego, scusa, di niente. E la telefonata finisce quì.
Riprendo a camminare serenamente ma dopo neanche dieci minuti arriva un temporale che mi costringe a dirottare di nuovo verso casa.
Maledicendo la primavera, i temporali e tutti i fenomeni meteorologici arrivo nel cortile di casa bagnata e ansimante per la corsa. Cerco le chiavi ed ovviamente mi cade tutto di mano. Nel frattempo suona di nuovo il cellulare: sono sotto l'acqua e senza ombrello, rispondo senza nemmeno guardare chi mi stà chiamando.
- Pronto ciao sono Francesca dell'agenzia di promozioni. Scusa il disturbo, telefonavo per chiederti se per caso tu fai ancora promozioni.-
Rimango un pò perplessa ma capita a tutti di sbagliare..Peccato nel frattempo stia facendo la doccia sotto la pioggia ma sono dettagli, decido di essere cortese.
-No, mi dispiace ma ho smesso di farle. Comunque mi hai appena chiamata proprio poco fà..- non potevo ometterlo, mi sarei sentita un tantino stupida.
- Ah! scusami, allora cancello il tuo nominativo!-
Grazie, prego, ciao, ciao pure.
Nel frattempo trovo le chiavi, riesco ad entrare in casa un pò gocciolante e mi precipito a togliermi i vestiti bagnati prima di buscarmi il raffreddore.
Faccio in tempo solo a sfilarmi le scarpe perchè di nuovo suona il cellulare.
- Pronto ciao sono Francesca dell'agenzia di promozioni. Telefonavo per chiederti se per caso fai ancora promozioni.-
Non ce l'ho fatta: sono scoppiata a ridere in un modo che quasi non riuscivo a parlare.
Alla fine le dico: -Scusa se rido ma mi hai già chiamato due volte!-
E lei, seraffica, mi risponde:
-Ma dai!? Pensa che anche la ragazza che ho chiamato prima mi ha detto la stessa cosa...-
Non ho avuto il coraggio di rivelarle che quella ragazza che ha chiamato prima ero sempre io...

Felicità nelle fasi della vita

  • A 12 anni felicità è: arrivare a scuola alla mattina con mezz'ora di anticipo per poter stare almeno 10 minuti da sola con il ragazzino che ti piace. Il solo innocuo contemplare la sua bellezza dà gioia allo spirito.
  • A 15 anni felicità è: il primo appuntamento. Sentire il cuore battere nel petto mentre si sceglie goffamente cosa indossare sembra essere l'unica ragione di vita. L'adrenalina e le emozioni ci tengono vivi.
  • A 16 anni felicità è: viaggiare. Imparare l'indipendenza e scoprire il mondo. Vivere ogni esperienza come un'avventura necessaria; conoscere le persone, conoscere i luoghi.
  • A 18 anni felicità è:il sabato sera con gli amici. Fare stupidate, ridere, andare a ballare. Sapere di avere un'altra famiglia oltre a quella di origine.
  • A 20 anni felicità è: fidanzarsi. La prima storia importante, i primi regali, le prime volte di tutto insieme. Sapere di avere sempre un porto sicuro dove tornare quando arriva la tempesta.
  • A 26 anni felicità è: la ricerca. Ricercare un equilibrio per trovare la pace, scoprire chi si stà diventando cercando di lasciarsi alle spalle ciò che si era. ...e cercare di non soffermarsi troppo sui vari "volevo" "potevo" "dovevo" per evitare spiacevoli capogiri!

sabato 7 giugno 2008

Da oggi si parte.

Da oggi parte il mio blog. O meglio, da oggi ho deciso che deve partire il mio blog. Questo perchè ciò che decido non sempre corrisponde a ciò che realmente accade. Sono pigra. Ed incostante. Ma amo scrivere più di ogni cosa, dunque da oggi ho uno spazio per farlo e cercherò di essere il più update possibile!
Buona lettura a chiunque sia abbastanza malato per mettersi a leggere! O a chiunque abbia abbastanza tempo da perdere per farlo!